La tecnica tradizionale per effettuare il by pass aorto-coronarico prevede la sternotomia mediana (apertura dello sterno) che consente il completo accesso al cuore e la possibilità di prelevare entrambe le arterie mammarie.

La fase iniziale dell’intervento prevede la preparazione dei condotti più adatti per portare il sangue sulla coronaria a valle della stenosi.

L’esperienza clinica acquisita in decenni di esperienza ha dimostrato che i migliori condotti sono le arterie mammarie, vasi di circa 3 mm di diametro che decorrono all’interno della parete del torace. Con questi vasi è possibile effettuare anche by pass multipli.

In aggiunta alle arterie mammarie, qualora necessario, è possibile utilizzare l’arteria radiale o la vena safena.

Appena i condotti sono pronti, si procede alla preparazione per la circolazione extracorporea che consente di arrestare il cuore durante l’effettuazione delle anastomosi (suture) dei condotti sulle coronarie.

Le coronarie sono vasi piuttosto sottili ed il chirurgo utilizza degli occhiali particolari con 4/5 ingrandimenti.

Viene fatta una piccola incisione sul vaso e i condotti (arterie mammarie e vena safena) vengono collegati alle arterie coronarie utilizzando aghi e fili particolarmente sottili (diametro di pochi centesimi di millimetro).

Completate le anastomosi il cuore viene fatto ripartire e lo sterno viene richiuso.

Negli anni ’70 – ’80 quasi tutti i By-Pass venivano effettuati utilizzando la vena safena. L’esperienza ha successivamente dimostrato che era possibile utilizzare l’Arteria Mammaria Interna, che si manteneva pervia e funzionante più a lungo della vena stessa.

Al giorno d’oggi la maggior parte dei By-Pass vengono effettuati utilizzando sistematicamente questa arteria, associata a segmenti di Vena Safena.