Nel consueto appuntamento settimanale con “La cura inizia dall’ascolto”, format curato da Qui Salute Magazine in onda su Radio Nostalgia, il Prof. Luigi Martinelli è stato intervistato per parlare di un tema che spaventa molti pazienti: quanto è rischiosa un’operazione al cuore?
Il cuore, da sempre simbolo di vita e vulnerabilità, quando finisce in sala operatoria porta con sé paure profonde. Ma la medicina, e in particolare la cardiochirurgia, ha fatto passi da gigante, raggiungendo oggi livelli di eccellenza e sicurezza straordinari. Ce lo spiega il Prof. Martinelli, che da anni lavora in prima linea nel trattamento delle patologie cardiovascolari.
“Le operazioni al cuore, come tutti gli interventi, hanno dei rischi. Per quanto riguarda la cardiochirurgia, i rischi sono codificati. È una chirurgia nota, ormai praticata da oltre 40 anni, anche ad alto livello e su numeri molto importanti. Le varie società scientifiche, ma anche le organizzazioni nazionali di controllo della qualità della salute, hanno creato degli score di rischio per valutare, per ogni singola operazione, indicativamente qual è la mortalità che ci si può attendere a 30 giorni.”
“La mortalità in chirurgia non è mai zero, questo lo sanno tutti ed è noto – sottolinea il professore – Per quanto riguarda la cardiochirurgia esiste uno score che si chiama ‘Euroscore‘. Viene considerato un rischio basso quello tra l’1 e il 2%, mentre è valutato rischio alto quello superiore”.
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