Cosa può succedere quando si crea un ostruzione nei vasi sanguigni che nutrono il cuore?
Quando vi sono ostruzioni nelle arterie del cuore, una persona può accusare dolore toracico o “Angina Pectoris”, fino ad arrivare ad un attacco di cuore o “Infarto Miocardico”.
In alcuni casi, specie in chi è affetto da diabete mellito, l’angina può mancare, e l’infarto essere “silente”. L’attacco cardiaco può costituire il primo sintomo di malattia delle arterie coronariche in molti pazienti, e un Elettrocardiogramma (o E.C.G.) può risultare normale – anche in presenza di malattia coronarica.
Il sospetto di malattia coronarica può avvenire in presenza di sintomi caratteristici (dolore al torace o al braccio sinistro), presenza di fattori di rischio (diabete, ipertensione, fumo), e una forte familiarità per coronaropatia.
L’esistenza di una coronaropatia può essere confermata da test provocativi ( test da sforzo al cicloergometro, scintigrafia miocardica da sforzo) o dal cateterismo cardiaco. Il test da sforzo viene effettuato sotto monitoraggio continuo dell’elettrocardiogramma o dell’ecocardiogramma; per lo più si esegue ambulatorialmente.
Il cateterismo cardiaco è un test invasivo nel corso del quale una sottile sonda o “catetere” viene inserita in un’arteria a livello dell’inguine o del polso fino a raggiungere il cuore. Mediante iniezione di un mezzo di contrasto radioopaco vengono visualizzate le coronarie e identificate le zone di stenosi o occlusione.
In alternativa alla coronarografia, in casi particolari, può essere effettuata la TAC coronarica, che consente di evidenziare le calcificazioni sulle arterie.
E’ molto utile per escludere una patologia coronarica nei casi dubbi ma è meno precisa della coronarografia nello stabilire l’effettiva diminuzione del flusso di sangue nelle zone interessate dalla malattia.
Una volta diagnosticata e caratterizzata la coronaropatia, può essere scelta la terapia più appropriata per il paziente. Le opzioni attualmente disponibili sono l’ottimizzazione della terapia farmacologica, l’angioplastica, e l’intervento chirurgico di by pass aorto-coronarico!
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